Aggiuntivo Magnar


Aggiuntivo Magnar

 

 

OGGETTO: Aggiuntivo ottico che moltiplica per 4 la lunghezza focale

 

Per dare un'idea delle dimensioni segnaliamo che il cubo di onice d'Africa usato per supporto ha il lato di mm. 58

 

PRODUTTORE Franke & Heidecke Braunschweig;

ANNO DI COSTRUZIONE dal marzo 1939 al giugno 1941; la produzione è inferiore a 500 unità; l'esemplare in esposizione ha il numero di matricola

2450158; i frequentatori del Rollei Forum e di questo sito già si sono invano cimentati col misterioso algoritmo che regola l'attribuzione delle matricole alle ottiche Zeiss; ci piace immaginare le ultime tre cifre indichino l'esemplare n. 158.

DESCRIZIONE E FOTO Si tratta di un complesso che può essere montato sulla baionetta interna dell'ottica di mira

 

per studiare l'inquadratura e regolare la messa a fuoco e quindi sull'ottica di ripresa per quadruplicarne la focale. Un anello zigrinato, simile a quello che molti anni dopo sarebbe stato usato per le ottiche Canon FD, assicura il sicuro bloccaggio del complesso. La messa a fuoco può essere fissata con apposito pomello a vite, in modo da prevenire eventuali spostamenti durante la manovra.

 

L'accessorio può essere installato su tutti gli apparecchi con baionetta I, come la Rolleiflex 4x4

la Rolleicord

 

le varie Automat

e ovviamente la T

L'esemplare in esposizione è corredato di astuccio in cuoio, ben visibile nella foto dell'Automat B, in perfetto stato, senza screpolature o scuciture la cui tracolla non reca alcun segno di vecchiaia, di scatola di cartone

di filtri giallo chiaro e UV, di maschera per mirino a traguardo

Nella foto si vede a sinistra l'anello con attacco per treppiede, che può essere ruotato e spostato in orizzontale per equilibrare il complesso.

COMMENTO DI ALTAIR: Ci troviamo dinanzi ad un autentico capolavoro per la progettazione e per la qualità. Dopo circa settant'anni la smaltatura, le varie scritte, la baionetta, la ghiera di fissaggio, i filtri, si presentano in perfetto stato, come usciti dalla fabbrica. Anche l'astuccio in cuoio è lucido e privo di segni d'uso. La scatola di cartone mostra qualche inevitabile segno d'invecchiamento ma si presenta assai bene. Il fatto è ancor più significativo se si pensa che la produzione è avvenuta in piena guerra mondiale, quando i materiali migliori erano destinati all'industria bellica.

Il perfetto stato di conservazione (che vale anche per le lenti) è sicuro indice di un uso ridottissimo di questo pezzo di bravura, più suggestivo che utile. Attendo una giornata particolarmente limpida per fotografare le Apuane dal mare e paragonare i risultati a quelli ottenuti in circostanze assai favorevoli con una Canon A1 equipaggiata con un 200 mm.

 

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