Paola Marinangeli

 

 

 

Qualche notizia

 

 

ALTAIR: per concludere: prima di questa intervista mi sono documentato ricercando sul Web notizie su di te. Ho trovato molto poco.

Ritieni di chiudere con un breve curriculum?

 

Paola: Molto semplicemente, ho sempre amato l'arte. Mio padre fin da piccolina mi portava per musei, lui dipingeva anche oltre ad essere fotografo, e da lui ho imparato le tecniche di base. Quando e' arrivato il momento di decidere quale professione intraprendere, mi sono orientata verso lo studio delle lingue straniere cosa che del resto mi e' sempre piaciuta molto e che mi ha consentito di avere un lavoro molto gratificante presso un'organizzazione delle Nazioni Unite. Ho  lasciando la pittura come ''seconda'' attivita' e unendo ad essa la passione per cani e cavalli mi sono specializzata nella 'ritrattistica' soprattutto di Cavalli Arabi e Levrieri con una serie nutrita di estimatori a livello internazionale. Anche se Internet e' una vetrina eccezionale ed un veicolo di informazioni enorme, il mio lavoro continua a viaggiare molto sul ''passa parola''  anche se sto lavorando ad un sito personale 'serio' dove raggruppare sia la parte pittorica che quella fotografica. Come ho gia' detto la fotografia era nel mio DNA, una delle cose che ho 'ereditato' da mio padre ma presa dagli studi, dal lavoro, dalla pittura non mi sono mai occupata seriamente di fotografia pur amandola tanto, e poi in famiglia c'era gią un fotografo eccellente. Per casualitą, e senza forse rendermene conto un paio d'anni fa ho cominciato piano piano a fotografare, a tirare fuori dall'armadio le macchine di mio padre, ad usarle e poi aumentando la famiglia soprattutto con quelle macchine che per un motivo o l'altro mio padre avrebbe voluto ma non era riuscito a comperare.

Sono molto contenta dei risultati che sto ottenendo con queste macchine 'storiche e mitiche', la pellicola mi appassiona a tal punto che ora fotografo in digitale solo quando devo fare scatti dei miei modelli (canini ed equini) per poter poi fare il ritratto che i clienti mi commissionano. Non voglio assolutamente demonizzare o rinnegare il digitale che ha molti, molti vantaggi ma per il tipo di foto che sto praticando e che tanto mi appassiona, la pellicola riesce a darmi le giuste atmosfere e sensazioni.

Ora che sono in pensione da quello che era il mio 'lavoro primario' posso dedicarmi con maggiore impegno ed energia alla fotografia ed alla pittura, a tutte quelle attivitą che mi hanno sempre riempito la vita e che (secondo me) aiutano a rimanere giovani (almeno questa e' la mia speranza!)

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