La coppia Mutar


La coppia di Mutar

 

 

Tutti i Rolleisti ripetono ogni volta a se stessi l'indovinato slogan pubblicitario degli anni '50 del secolo scorso, una Rollei non ha bisogno d'altro che di un rullino ..... e poi si adoperano per acquisire ogni sorta di accessori che riempiono i cassetti e vengono utilizzati solo occasionalmente, magari per provare il giocattolo nuovo.

La coppia di aggiuntivi Mutar si sottrae in parte a questo destino poiché l'acquisto avviene sovente come alternativo ad una coppia grandangolo - tele, ovviamente più costosa, più ingombrante e più difficile da trasportare se si vuol disporre ogni volta delle classiche tre focali.

Quando si passa all'uso pratico i pareri non sempre coincidono: qualcuno è pienamente soddisfatto   altri manifestano il loro disappunto, per una vignettatura accentuata, per una resa meno soddisfacente, specie con il 2,8.

L'interesse per questi aggiuntivi ottici è notevole ed una rapida ricerca sui soli titoli delle discussioni del Forum  consente di rintracciare ben 20 aperture.

Una trattazione approfondita ed esauriente sull'argomento si ritrova nello scritto di Derqui, dedicato appunto ai Mutar, apparso sul n. 22 di Classic Camera e ad esso rimando, fedele al principio "a chiaro testo non fare oscura glossa". Ho ottenuto dall'Editrice di Classic Camera l'autorizzazione a mettere in rete le quattro pagine

cui potete accedere cliccando sulle rispettive miniature (sempre ringraziando la cortesia del Direttore Paolo Namias).

Mi sembra utile evidenziare, dalla pag. 1, la tabella riassuntiva dei risultati che si possono ottener in relazione all'ottica di base

Il dato più interessante per coloro che pensano di usare una coppia di Mutar in luogo di un tris Rollei base, Telerolleiflex Rollei grandangolo è che in ogni caso i Mutar possono essere usati con un diaframma minimo di 5,6. E' vero che la maggior parte delle foto vengono scattate con diaframma 8 e 11, ma la limitazione non è trascurabile poiché quello stop in più offerto dalle Rollei speciali riesce non di rado utile. Meno rilevante è invece la perdita di luminosità, da un terzo a mezzo stop. Ai fini collezionistici i Mutar hanno un notevole interesse e sono sicuramente rivendibili qualora si voglia recuperare la somma investita poiché il numero di esemplari prodotti è limitato a mille per ciascun tipo e la domanda dei collezionisti è superiore alla disponibilità del mercato.

Il sistema prevedeva due gruppi ottici, rispettivamente per grandangolo e tele; era previsto un paraluce a visiera, un astuccio in cuoio, due perni di collegamento fra i due astucci, differenti attacchi per i vari tipi di baionetta.

Non mi è noto se ogni pezzo veniva offerto corredato di astuccio, paraluce e serie degli attacchi o se tali particolari venivano venduti a parte. Forse qualche rolleista dispone di un vecchio catalogo e può darci sul Forum notizie che saranno prontamente trasferite nel sito.

Il mercato dell'usato offre di regola il Mutar privo di astuccio e paraluce e con un solo attacco; tali particolari si trovano sovente sulle aste di Ebay, non sappiamo se per la furbizia di qualche venditore che ha provveduto al saccheggio o perchè in effetti commercializzati a parte.

Ho visto offrire di recente sulle aste di Ebay un paraluce nella scatola di cartone che caratterizzava la produzione dell'epoca e anche scatole vuote destinate agli anelli di attacco ma il fatto si presta a molteplici interpretazioni poiché è possibile che il Mutar fosse offerto in corredo con paraluce e i vari attacchi e gli stessi particolari fossero forniti anche separatamente.

In ogni caso il Mutar può funzionare egregiamente anche senza paraluce come conferma la mia esperienza e la resa inferiore alle aspettative denunciata da altri Rolleisti non sembra dovuta a riflessi parassiti.

Il Mutar può essere utilizzato sia con le focali di 80 mm che con quelle di 75 mm e si è quindi discusso a lungo sulla focale per la quale il complesso è stato progettato (oppure soltanto ottimizzato).

I fautori della progettazione sulla focale di 80 mm richiamano lo schema ottico di Heinz Vogel, che potete esaminare cliccando sul link.

Il disegno si trova in un interessante scritto di Cavina  per il quale riportiamo l'indirizzo:

http://www.marcocavina.com/articoli_fotografici/Rolleiflex_vs_Hasselblad_2/00_pag.htm

ove figurano tra l'altro gli schemi di numerosi obbiettivi Zeiss per Rollei e Hasselblad. La lettura integrale è interessantissima; solo per brevità, come link esterno ad una ben individuata pagina, richiamiamo lo schema da cui risulta evidente che l'ottica cui viene collegato il Mutar è il Planar 2,8, del quale si vede chiaramente il doppietto incollato.

Ma i fautori di una progettazione riferita al 75 mm con adattamento a 80 rilevano che il collegamento  meccanico base è per la focale di 75 mm e per quella più lunga si deve avvitare un anello di adattamento, ferma restando la sezione del passaggio luce.

Riporto una vista a tergo dei tre Mutar di cui dispongo (Tele e Grandangolo per 3,5 e solo Grandangolo per 2,8; in alto si vede un filtro giallo)

e ancora, ingrandito lo schema dei collegamenti come si può esaminare nel già citato scritto di Derqui, per grandangolo:

 

 e per tele:

 

 

Dallo schema si può trarre un'utile indicazione nel senso che per baionetta II vi sono due diversi attacchi poiché l'interasse non è lo stesso per tutti i modelli, come già chiarito nella pagina cui rimando. Di questa particolarità deve tener conto chi possiede un'Automat C, apparecchio interessantissimo e che rappresenta la massima evoluzione delle biottica 3,5 con pozzetto non rimovibile.

Possiamo ancora rilevare che il Mutar, sia esso tele o grandangolo, esce dalla linea di montaggio con il solo attacco per l'ottica di ripresa baionetta II e interasse 45 mm e non può essere utilizzato senza aggiunta di anelli, in particolare per la baionetta II/45 il solo anello per ottica di ripresa. Per la baionetta II/42 devono essere avvitati due anelli, rispettivamente per le ottiche di ripresa e di mira, e così pure per le baionette I e III.

Se mettiamo a confronto due Mutar grandangolo con baionetta II/45 (a  sinistra) e III (a destra)

 

notiamo che la serie di anelli per la III è caratterizzata da uno spessore che aumenta la distanza fra l'aggiuntivo e le ottiche cui viene applicato. E' quindi evidente che il Mutar è stato progettato in modo da funzionare con la focale 75 mm e con quella 80 mm, con l'artificio di variare la distanza del complesso, forse con una modifica rispetto all'iniziale progetto sulla focale maggiore, forse senza alcun adattamento perchè non ve ne era bisogno.

La circostanza che taluno abbia incontrato una resa deludente su 75 mm ed abbia pensato che il complesso era stato ottimizzato per 80 ed altri abbia invece da ridire proprio per il montaggio sulla focale maggiore non sembra significativa (questa è almeno l'opinione di Altair che si è trovato bene in entrambi i casi) poiché non sono state fatte prove sistematiche nelle stesse condizioni di luce e con variazione del diaframma. E non si deve dimenticare che i rolleisti del terzo millennio lavorano con apparecchi e accessori che hanno mezzo secolo di vita, sono passati per diverse mani non sempre ... gentili e magari hanno sopportato le cure di riparatori talvolta non all'altezza del compito.

Per la coppia di Mutar, progettata nell'anno 1962 e messa in commercio l'anno successivo,  quando ancora la biottica dominava il mercato e per la Rollei valevano i dogmi della completezza e della perfezione, furono realizzati appositi filtri con montatura a vite, come da tabella,

sempre ripresa dallo scritto di Derqui.

Ciascun filtro, utilizzabile solo per l'ottica di ripresa per evidenti ragioni dimensionali, era fornito

 in apposito astuccio di cuoio destinato al trasporto e nella universalmente nota scatola di cartone.

Un'ultima notizia. Chi vuole sperimentare il Mutar con il Tessar 75/3,5 deve necessariamente munirsi degli attacchi per baionetta I; chi vuole fare analoga esperienza con lo Xenar e dispone dei soli attacchi per baionetta II  potrà in alternativa acquistare una Rollei Magic sempre utile anche come secondo corpo, la quale ha una baionetta II con interasse di 45 mm.

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Altair

 

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