Rolleiflex T; vari tipi

 

 

Nell'anno 1956 è stato lanciato un modello semplificato e di minor costo, denominato appunto Rollei T.  Vien fatto di pensare che la sigla sia stata scelta per indicare l'adozione del Tessar come ottica di ripresa e tale fu, secondo quanto si riferisce nel sito

http://www.fotoavventure.it/freecontent/RolleiFlex/index.php

l'opinione dello stesso Heidecke . E invece la sigla si riferiva al nome del giovane ingegnere Theodore Uhl il quale progettò il nuovo modello e per la prima volta utilizzò particolari di plastica. Nello stesso sito si riferisce che Heidecke non gradì questa forma di culto della personalità e licenziò il progettista.

Ma la T presenta, rispetto alla 3,5 F notevoli differenze, finalizzate evidentemente alla riduzione dei costi: a parte l'adozione di particolari in plastica, il sistema di avanzamento della pellicola è stato privato del dispositivo tasto e perciò la pellicola deve essere avanzata manualmente fino a far coincidere i punti rossi con la linea di riferimento sulla carta di protezione. L'obbiettivo di ripresa Planar (o Xenotar) è stato sostituito con un Tessar a 4 lenti, pur se aggiornato alle esigenze della fotografia a colori (ma pare che la modifica sia stata soltanto l'applicazione di uno strato azzurrato sulla lente posteriore), il pozzetto è divenuto mobile ma è stato privato della lente posteriore che consente la messa a fuoco ad altezza d'occhio .... obbiettivo di ripresa a parte sembra di leggere la descrizione delle GX e FX. Scompaiono anche li classici dischi zigrinati (questi per fortuna ritornano sui modelli più moderni) che contraddistinguono la fisionomia della biottica Rollei, sostituiti con due levette che comandano rispettivamente la sincronizzazione e l'accoppiamento e regolazione tempi - diaframma.

Secondo la guida fotografica Vasari la T con esposimetro costava nell'anno 1960 lire 135.000, una 3,5 F con Planar 175.000, con Xenotar  161.000.

Secondo il Report 2 di Prochnow nell'anno 1962 la Rolleicord VB costava DM 360, la T DM 555, la 3,5 F DM 835 nell'anno1963.

Il risparmio non era indifferente poiché all'epoca lo stipendio di un funzionario della Carriera Direttiva dello Stato di prima nomina superava di poco le 50.000 lire. Certo se si pensa che una Rolleicord VB, dalle caratteristiche operative pressoché identiche, costava circa 80.000 lire si deve concludere che l'economia della T era forse più apparente che reale.

Comunque la Rollei semplificata ebbe un successo non indifferente tra i privati e anche fra gli Enti Pubblici (chi scrive ricorda per conoscenza personale che i servizi periferici di polizia scientifica furono dotati appunto di Rollei T). Lo stesso sito sopra richiamato conferma tale rilievo personale, segnalando che le forze armate inglesi ne acquistarono un notevole quantitativo.

La produzione continuò per circa 18 anni e non mancarono le modifiche, per vero non molto significative, ora oggetto di indagine da parte dei collezionisti.

In buona sostanza alla prima serie in grigio seguì altra in nero secondo la tradizione Rollei, i pomoli di plastica al termine delle levette cursore furono sostituiti con altri in metalli, le scritte relative alla ragione sociale del costruttore subirono modifiche, negli apparecchi più recenti fu eliminata la sincronizzazione M, ormai inutile per la scomparsa delle lampade monouso e fonte di possibili tragici errori, fu introdotta la possibilità d'impiego della pellicola 220 e da ultimo alcuni apparecchi furono equipaggiati con lo Xenar in luogo del Tessar. E ancora, per le note vicende relative all'utilizzo del marchio Zeiss, l'obbiettivo Tessar fu indicato in alcuni esemplari come Carl Zeiss Tessar, in altri come Zeiss Opton Tessar.

La fantasia dei Rolleisti ha materia per sbizzarrirsi e sarebbe certo possibile classificare nell'ambito della produzione della T un gran numero di gruppi.

Ma non si deve dimenticare l'insegnamento di Guglielmo da Occam il quale, già nel secolo XIV, ammoniva che entia non sunt moltiplicanda praeter necessitatem: una classificazione troppo spinta  è priva di utilità per i rolleisti puri i quali vogliono usare le loro creature e anche per coloro che vogliono tenerle in vetrina e non potranno mai avere tutte le possibili variazioni.

Nella tabella redatta dal nostro Presidente vengono indicati due tipi di Rollei T, con riferimento alla ... livrea grigia o nera.

L'amico Tomash ha rilevato sul Forum il disaccordo con la classificazione di Derqui ed ha chiesto di approfondire l'argomento.

E il nostro presidente così indica le varie fonti.

Secondo IAN PARKER.

Dal 09/58 al 09/66 - T1 Mod. K8T - da 2.100.000 a 2.199.999

Marchiata FRANKE & HEIDECKE - Ott. SYNCHRO COMPUR - sincro MXV

Fino al 1960 solo Grigia, poi anche Nera - Esposimetro opzionale.

Nottolini su levette per aperture/velocità in plastica nera.

Dal 09/66 al 09/71 - T2 Mod. K8 T2 - da 2.200.000 a 2.313.999

Marchiata ROLLEI-WERKE - ott. SYNCHRO COMPUR X - sincro VX

Tranne una piccola quantità Grigie nel 66, la maggior parte Nera -

Nottolini su levette per aperture in metallo - Esposimetro opzionale.

Dal 09/71 al 10/76 - T3 Mod. K8 T3 - da 2.314.000 a 2.320.298

Marchiata ROLLEI-WERKE FRANKE & HEIDECKE - Ott. SYNCHRO COMPUR X - Presumibilmente TUTTE Nera - Modelli tardi WHITE FACE - Ultima produzione ottica XENAR - Esposimetro opzionale.

Secondo ARTHUR EVANS.

Dal 1958 al 1966 - Type 1 - da 2.100.000 a 2.199.999

Stesse descrizioni di Ian Parker - Inoltre, dal 2.151.000 accetta Rolleikin -

Versioni Grigia e Nera, predisposta e non per Rolleikin.

Dal 1966 al 1960 - Type 2 - da 2.220.000 a 2.228.999

Stesse descrizioni di Ian Parker - Versione Grigia e Nera.

Dal 1971 al 1976 - Type 3 - da 2.242.000 a ???

Stessa descrizione di Ian Parker ma non citata l'ottica Xenar -

Inoltre, contapose sino a 24 per film 220 - Esposimetro opzionale.

 CLAUS PROCHNOW conia 7 sigle secondo la sua personale classificazione (PR=PROCHNOW REGISTER):

PR 184 – PR 184/B – PR 184/1 per le T Grigie.
PR 185 – PR 185/B – PR 185/1 – PR 185/1B
per le T NERE.

Conclusione: proprio per evitare complicazioni conviene tener ferma la classificazione operata nella tabella a suo tempo redatta dal nostro Presidente, con le precisazioni ivi contenute.

E' peraltro doveroso richiamare la classificazione operata nel già indicato sito

http://www.fotoavventure.it/freecontent/RolleiFlex/index.php

ove si indicano tre modelli distinti secondo il criterio della sincronizzazione, MXV per il primo, XV per il secondo e il terzo; per quest'ultimo si riferisce trattarsi della versione withe face, con copertura in alluminio della piastra portaottiche; si segnala ancora che gli esemplari con matricola a partire da T2315800 montano l'ottica Xenar.

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