Agfa Flexilette

 Tra le biottica 35 mm è l'unico apparecchio che si può acquistare in buone condizioni ad un  prezzo relativamente modesto,  diciamo intorno ai 100 Euro, ed usare con buone soddisfazioni.

 

Dalla foto si nota la forma classica degli apparecchi 35 mm dei primi anni '60 con ottica fissa, il pozzetto con lente, il traguardo per foto ad altezza d'occhio o in verticale, i due obbiettivi affiancati.

La lastrina di messa a fuoco è luminosissima e porta al centro un cerchio stigmometrico a immagine spezzata. Il quadro è ben visibile

 

(non lasciatevi ingannare da quello che sembra un  oscuramento ai bordi, dovuto alle precarie condizioni in cui ho scattato questa foto, cercherò di ripeterla in condizioni più favorevoli) pur se i quasi 50 anni trascorsi dalla costruzione devono inevitabilmente avere tolto un poco di brillantezza allo specchio a 45 gradi. La messa a fuoco è facilissima, anche se lo stigmometro, per ragioni geometriche, non offre un grande aiuto, almeno alle medie distanze.  Come potete vedere in questa immagine

L'otturatore Prontor consente in tempi da 1 a 1/500 di secondo, il diaframma si regola da 2,8 a 16, la messa a fuoco da metri 0,90 all'infinito.

Vi segnalo una particolarità costruttiva:

le lamelle dell'otturatore anziché trovarsi al sicuro, fra le lenti dell'obbiettivo, si trovano a tergo di questo. Tale sistemazione, che ha un precedente insigne nelle Vito B e derivate, non impedisce un funzionamento egregio dopo 45 anni.

La leva di carica si trova sul fondello

e si aziona con la mano sinistra, consentendo così una notevole rapidità di scatti in sequenza.

La borsa pronto, ben costruita ed elegante,

presenta una singolare caratteristica. Tutti abbiamo esperimentato a nostre spese la precarietà del collegamento fra la parte posteriore della borsa e quella destinata a proteggere il frontale. Gli attacchi a pressione dopo poco prendono gioco e cedono facilmente, i collegamenti non separabili finiscono per logorare il cuoio, quelli a doppio diametro rendono comunque possibile un distacco non voluto. Per la Flexilette è stato realizzato un accoppiamento con due elementi metallici triangolari contrapposti.

In pratica è possibile separare le due metà solamente girandole di 180 gradi e questo si può verificare solo per effetto di apposita manovra che non può essere compiuta per errore. Non riesco a capire il motivo per cui tale soluzione non è stata copiata da altri.

Segnalo  che alcune foto sono state realizzate da

fcmil

http://feedback.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewFeedback&userid=fcmil&item=

3857580348&iid=3857580348&frm=1883&ssPageName=STRK:MEWA:SID

che ci ha cortesemente autorizzato la pubblicazione.

Infine vi ricordo che esiste una versione completamente automatica (Optima Reflex) la quale in luogo del pozzetto utilizza il pentaprisma. Non la classifico fra le biottica poiché essa è una reflex semplificata, priva dello specchio ribaltabile; in pratica non offre alcun vantaggio poiché la visione attraverso il pentaprisma e un'ottica diversa da quella di ripresa non è più precisa di quella attraverso un normale mirino galileiano e la messa a fuoco non è più facile di quella che consente il telemetro.

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