La tenuta di Marinella

 


Appena fuori della Toscana, quasi a riva del Torrente Parmignola e presso le rovine dell'antica Luni, vi è un vasto appezzamento di terreno agricolo ove, subito dopo un piccolo borgo, canali irrigui tipici della zona e strade in parte sterrate delimitano campi immensi.

Sullo sfondo le Apuane fanno da quinta.

I canneti ombreggiano le acque.

Rari viandanti nelle ore morte, famiglie e gruppi nei pomeriggi festivi, percorrono i sentieri alla ricerca di una vista insolita che rinfranca lo spirito ed il corpo.

Forse è eccessivo parlare di paradiso che rischia di andar perduto poiché dopo il primo stupore si nota che le acque risentono degli scarichi, gli insetti sono abbastanza molesti, gli odori ricordano che nella tenuta viene prodotto un latte molto apprezzato nella zona.

 Ma ben si può parlare di oasi di quiete, ove i rumori della vicina autostrada giungono attutiti e la vegetazione in parte ancora selvaggia ricorda tempi andati.

Non sono qualificato per interloquire sulla polemica  fra le associazioni ambientaliste che vorrebbero conservare intatto questo patrimonio e coloro che intendono "valorizzarlo". Vi invito solo a guardare queste immagini, scattate con la 2,8 FX nelle prime ore di un sabato primaverile, quando la tenuta era quasi deserta e il borbottio delle tortore superava ogni altra sollecitazione uditiva, con l'augurio che altri possano realizzarne di migliori nei prossimi decenni.

 
Fossa maestra

Lontano i monti

Profilo del Sagro

La strada infinita

Dall'ombra

Erba ed alberi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Passeggiata nel mattino

Giallo di primavera

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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