Omne tulit punctum

 qui miscuit utile dulci, ammoniva il vecchio Orazio.

Forse è un poco irriverente usare  questa massima quale incipit per un tema di livello assai modesto.

Ma nel settore delle bici un poco diverse da quelle tradizionali e tuttavia utilizzabili con soddisfazione da parte del fotoamatore che si trasforma in modesto ciclista per vagare alla ricerca di un nuovo soggetto, un mezzo pieghevole al punto da trovare posto nel bagagliaio di una vettura, atto a consentire la pedalata e al tempo munito di un motore ausiliario che offre quel poco o tanto di potenza necessaria ad integrare le nostre forze, realizza davvero l'optimum.

Il prodotto sarà pur sempre un compromesso fra le contrapposte esigenze di limitare l'ingombro della bici ripiegata e avere dimensioni tali da consentire un uso da parte di soggetti di normale corporatura, contenere il peso per agevolare lo stivaggio e offrire sufficiente robustezza, garantire una discreta autonomia e impiegare batterie di modesto ingombro e peso e da ultimo contemperare le esigenze tecniche e qualitative con un costo tale da non rendere più conveniente l'acquisto di due o tre bici normali, magari da rivendere al termine della stagione.

Quella che sto usando con qualche soddisfazione

 

 rappresenta un compromesso accettabile.

 

Il peso indicato in 34 kg. non è davvero ridottissimo, ma circa 12 kg. sono dati dalla batteria  da 36 V -  12 A che garantisce una discreta autonomia. Il complesso è abbastanza robusto, almeno per un uomo di normale corporatura che non pretende di fare del ciclocross.

 La ricarica avviene in 5 - 6 ore. Non sono in grado di valutarne il costo ma credo che si rimanga nell'ambito di una trentina di centesimi per 30 - 40 chilometri.

 Qualche problema si può avere per il gonfiaggio della ruota posteriore poiché lo spazio a disposizione è ridottissimo e gli attacchi usati per le gomme auto non lavorano bene. La pompa in dotazione crea ugualmente qualche difficoltà poiché nel tempo necessario per svitare il raccordo l'aria compressa fugge in gran parte.

Ho risolto il problema utilizzando la mini pompa che viene fornita come accessorio della Steel 20.

L'oggetto sembra un giocattolo e invece consente di portare a pressione il pneumatico con poca fatica.

Segnalo ancora che in due anni di uso la batteria continua a fare il proprio dovere e l'unica riparazione è stata la sostituzione di  due raggi della ruota posteriore.  Devo al riguardo ringraziare il fornitore che  a semplice richiesta per e-mail mi ha inviato in omaggio sei elementi, mettendomi così al riparo anche da eventuali nuove rotture, non impossibili date le condizioni in cui vengono tenute le strade.

E veniamo al punto più interessante ovvero alle prospettive di trasporto nel bagagliaio di una normale vettura.

L'ingombro è più o meno lo stesso della Straffic e, con l'accorgimento di togliere la batteria il peso rende agevole la sistemazione nel bagagliaio di una qualsiasi due volumi.

Anche per questa due ruote il collaudo è avvenuto sulle piste ciclabili della Val Rendena

 le cui pendenze, modeste ma continue, possono mettere a dura prova le gambe di ciclisti non più giovani.

Così, oltre a pedalare nel tratto che fiancheggia il Sarca e con leggera salita conduce fino a Pinzolo,

ho potuto spingermi oltre, fino al termine della Val di Genova,

 godendomi una vista inconsueta dell'omonimo ramo del Sarca e dei massi che la corrente ha arrotondato nel corso dei secoli e i licheni rivestono di color ruggine.

E qui una divagazione.

Non so chi ha inventato il detto "venite a vedere l'Italia prima che gli italiani la distruggano" e non mi permetto di  prender posizione su un tema per il quale ho avuto notizie solo da una delle parti interessate. Andate al sito

http://www.obiettivocomune.com/obicomnew/Documenti/GrandiTemi/Viabilita/volant_PinetaAgo06.pdf

 

e leggete le notizie circa la prospettiva di scomparsa della pista ciclabile per far fronte ad una strada di circonvallazione. Poi .. regolatevi come credete, ma non aspettate troppo a fare una gita con bici a seguito nella Val Rendena.

Domani la bicicletta potrebbe diventare un peso inutile.

OoOoOoO

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