Quale Rollei (e quante)



Fino a qualche tempo fa era disponibile un sito dal titolo “A great Rollei Collection” ove si dava notizia dell’esistenza di una collezione di ben 98 rollei biottica.
Conservo l’elenco per mia memoria, con un po’ di rimpianto perché il proprietario invece di seguire il mio consiglio di vendere singoli pezzi (ne avrei acquistato almeno una decina) ha preferito cedere il blocco ad un collezionista che poteva permettersi l’esborso ed anche la conservazione.
Di solito l’utente Rollei comincia con un apparecchio, poi, sull’onda dei risultati ottenuti, ne acquista un altro per avere un modello con qualche dotazione in più, poi un terzo perché non si sa mai, se dovesse verificarsi un guasto, il tempo del laboratorio bloccherebbe l’attività, poi un bellissimo esemplare visto in una vetrina, che sarebbe un peccato lasciare, col rischio che lo compri un altro appassionato.
Non si tratta di un percorso obbligato ma è frequente che l’utente della biottica ne apprezzi le caratteristiche, approdi al mondo Rollei, aumenti nel tempo la sua dotazione.
Così da fotoamatore diventa senza accorgersene collezionista, cerca qualche pezzo nuovo, accessori rari e intanto continua a scattare.
Queste righe non sono ovviamente rivolte a coloro che da tempo collezionano Rollei, anche se sono ancora lontani da raggiungere quota 98, ma a coloro che per la prima volta si lasciano tentare dal fascino che emana un apparecchio ancora attuale pur se costruito da oltre qurant’anni.
Il mercato dell’usato è fiorente ed è facile trovare esemplari in perfette condizioni.
Il primo acquisto deve rivolgersi a differenti tipologie di prodotto in base alle intenzioni del neofita.
Forse egli vuole provare una biottica, con riserva di rivenderla se il risultato non lo appaga.
Forse vuole spendere poco all’inizio e magari acquistare qualcosa di meglio in un futuro più favorevole
Forse pensa di acquistare una sola Rollei e restarle fedele, senza cercare altro, come fino ad ora è rimasto fedele alla Retina o magari alla Leica M.
Nelle prime due ipotesi conviene cercare una Rolleicord VB.
Come meglio chiarisco nel capitolo intitolato “Elogio della Rolleicord”, le migliorie, a partire dalla IV, sono di scarso rilievo.
Però la VB è un modello facilmente reperibile presso i negozianti che trattano usato e in genere si presenta bene poiché la finta pelle di rivestimento è molto più resistente della pelle vera che riveste i modelli precedenti. Pesa qualche grammo in più delle sorelle più anziane (verosimilmente per il cappuccio rimovibile) e proprio per quella ragione è più alta di un paio di millimetri. Se riuscite a trovarne una con lastrina stigmometrica avrete un notevole ausilio per la messa a fuoco, anche se la minor luminosità dell’obbiettivo di mira (3,2 contro 2,8 della Rolleiflex) praticamente non si nota. Cercate un copriobbiettivo (vanno bene anche quelli con snodo, baionetta I, della Rolleiflex Automat). Non lasciatevi scappare i pochi esemplari ancora corredati del pulsante rigido rimovibile che agevola lo scatto; non voglio dire che qualcuno spogli le Rolleicord prima di metterle in vendita: l’accessorio si perde con facilità e proprio per questo è difficile trovarne uno. Attenzione alla borsa: quella della VB può essere usata anche per la VA ma non viceversa.
Chi pensa di acquistare una sola Rollei e punta al meglio ha due opzioni:
- nell’ambito degli apparecchi con ottica 3,5 il massimo di perfezionamento si ha in quelli con numero di matricola da 284xxxx; il Planar del quale sono equipaggiati (ma pare che esista anche uno Xenotar di egual livello) è infatti realizzato con 6 lenti anziché con 5 e sembra rendere (sempre che il rilievo non sia frutto di una suggestione) immagini più plastiche; in ogni caso la notizia si sta diffondendo ed è verosimile che influisca sulle quotazioni; l’acquisto può essere quindi anche un buon investimento;
- nell’ambito degli apparecchi con ottica 2,8 la serie F (col numero di matricola da 240xxxx) rappresenta la massima evoluzione e le varianti dal primo all’ultimo esemplare prodotto sono di dettaglio.

Segnalo un particolare fino ad ora irrilevante dal punto di vista collezionistico e quindi della valutazione del singolo esemplare (ma vorrei sollecitare l'interesse dei rolleisti che vogliono conoscere  anche la storia delle loro creature). Intorno agli anni '60, quando ancora vi erano le barriere doganali tra i vari paesi europei, gli esemplari regolarmente introdotti in Italia a cura dell'importatore ufficiale, recano, accanto al numero di matricola la sigla It. E' verosimile che per le Rollei commercializzate in altri paesi vi siano sigle differenti.  Però la 3,5 Planar di un amico, proveniente dalla Svizzera, pur avendo un numero di matricola vicinissimo alla mia, non reca alcuna indicazione di nazionalità. Tra le mie macchine una 3,5 F Planar  e una 3,5 F Xenotar hanno tale sigla e non mi dispiacerebbe averne altre, magari  una 2,8 Planar e una 2,8 Xenotar, fino a realizzare una raccolta completa nell'ambito della mia modesta collezione. E' chiaro che se una simile propensione dovesse prender piede si avrebbe una valorizzazione degli esemplari che hanno visto la luce per la prima volta in Italia. Devo integrare l'originale versione di questa pagina con una precisazione. Ero convinto che tale indicazione fosse propria solamente della serie F; ho invece ricevuto una segnalazione relativa ad un'Automat C che ha il suo bravo marchio di regolarità doganale.
Attualmente però i prezzi sono influenzati dalle condizioni generali dell’apparecchio, dalla presenza di esposimetro funzionante dal tipo di lastrina (la stigmometrica era un opzional e quindi alcuni esemplari ne sono sprovvisti), da complementi indispensabili (non mi sento di definirli accessori) come i tappi copriobbiettivo, la borsa, il riparo per il galvanometro che indica la lettura esposimetrica. Non mi risulta si sia fino ad ora verificato per le It o per le Planar a 6 lenti quella ricerca del particolare che ha fatto lievitare il valore delle Leica a tendina rossa a livelli giustificati non dalla prospettiva di un miglior rendimento ma dalla soddisfazione di possedere un esemplare dalle speciali caratteristiche.

Quale sia stato il punto di partenza, sarete sicuramente tentati dall'acquisto di un altro apparecchio di pregio minore o maggiore, da usare abitualmente o per le grandi occasioni; sarete così contagiati dalla passione per la raccolta di Rollei.
Non avete altro che l’imbarazzo della scelta per arricchire la vostra raccolta: nei negozi specializzati  si trovano Rolleicord VB, Automat di produzione post bellica, 3,5 F, 2,8 di varie serie, 3,5 T, tutti in ottimo stato e pienamente affidabili.
Ma soprattutto non lasciate il vostro o i vostri apparecchi in armadio: usateli nella pratica fotografica di tutti i giorni e traetene tutta la soddisfazione che essi vi possono dare.



 

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