Schneider contro Zeiss

ovvero

Xenotar contro Planar

Il collezionismo porta a rivalutare prodotti a suo tempo commercializzati per sopperire a difficoltà di reperire materiale adeguato o per coprire fasce inferiori di mercato.

E' nota la vicenda delle Leica con tendina rossa, equipaggiate in periodo bellico con materiale di fortuna e successivamente richiamate dalla fabbrica per la sostituzione con altro più affidabile: le poche tendine rosse sopravvissute a tale opera di bonifica sono un'autentica rarità, ricercate dai collezionisti i quali se le contendono a caro prezzo, anche se consapevoli di acquistare un prodotto il cui uso corrente è sconsigliabile.

La vicenda si ripete in tono minore per le Rollei equipaggiate con ottica Schneider anziché Zeiss, nel senso che per gli apparecchi commercializzati da nuovi le ottiche della più celebre fabbrica di apparecchiature ottiche avevano un maggior valore, sul mercato del collezionismo è vero il contrario, pur se in termini del tutto differenti per quanto riguarda le ottiche a 4 lenti e quelle a 5 (o 6).

Per quanto riguarda le ottiche a quattro lenti, ovvero Xenar e Tessar, non sappiamo se vi sia stato un divario di prezzo fra i modelli forniti con l'una o l'altra ottica.

Rileviamo preliminarmente che la 4x4 fu commercializzata solo con ottica Xenar 60/3,5 e per questo modello non vi è materia per confronto di sorta.

Le Rolleicord sono state equipaggiate fino alla IV con il Triotar Zeiss; durante la produzione di detto modello fu montato in alternativa l'obbiettivo Xenar, anche trattato per il colore e in questo caso distinto dalla presenza di un triangolino rosso.

E' verosimile che gli apparecchi col Triotar costassero meno, trattandosi di ottica con sole tre lenti e assolutamente non paragonabile allo Xenar. Le Rolleicord Triotar si vendono ancora ai collezionisti che vogliono integrare la loro raccolta mentre le Xenar si comprano anche per usarle e magari all'atto pratico risultano migliori delle più blasonate Rolleiflex con ottiche di maggior pregio.

 Sono state prodotte verosimilmente in numero limitato a giudicare dalla rarità, Rolleiflex Automat , Rollei 35 ed anche Rolleiflex mod. T (una faceva parte della mitica collezione di Derqui volata oltre oceano) con ottica Xenar. I rari apparecchi aventi tale caratteristica vengono gelosamente custoditi dai collezionisti e se messi in vendita hanno un prezzo assai più elevato rispetto ad una Zeiss in condizioni equivalenti.

Nell'ottobre dell'anno 1956  la F&H lanciò sul mercato la Rolleiflex Automat C equipaggiata, in luogo del classico Tessar a quattro lenti, del Planar allora a 5 lenti, di eguale lunghezza focale e luminosità, 75/3,5.

A partire dall'aprile dell'anno 1957 il modello fu equipaggiato anche con lo Xenotar 75/3,5, anch'esso a cinque lenti.

Riferisce Prochnow (Report II, pag. 16 - 371, che la Planar veniva commercializzata per DM 675, la Xenotar per 550.

La possibilità di scelta fra le due ottiche fu mantenuta nel modello successivo, 3,5 F e i prezzi divennero rispettivamente dm 835 e 775.

Conservo nella mia biblioteca una rara copia della Guida Fotografica Vasari dell'anno 1961 (che per me ha anche valore di ricordo, siccome procurata da una Collega prematuramente scomparsa): i prezzi del modello 3,5 F per l'Italia sono rispettivamente indicati in lire 175.000 e 161.000; la differenza dunque, fatte le debite proporzioni, era pressoché la stessa, con leggero vantaggio (1.400 lire) per chi acquistava una Xenotar in Italia.

Anche le Rolleiflex 2,8 sono state equipaggiate con ottiche Planar e Xenotar, sempre con differenza di prezzo a favore dell'ottica Zeiss.

Sul mercato del collezionismo la situazione si è ribaltata anche per le ottiche a 5 (o sei) lenti, sia pure in termini meno spinti poiché se è impresa disperata reperire una Rolleiflex T con ottica Xenar basta un poco di pazienza per trovare una 3,5 Automat C, una 3,5 F o anche una 2,8 con lo Xenotar.

Si deve osservare in chiusura che se si vuole acquistare una Rollei per farne uso come unico apparecchio e non per arricchire una collezione, il tipo di ottica è il dato da tenere in considerazione per ultimo. Forse un occhio molto attento potrà notare, magari in particolari soggetti come un volto femminile ritratto da vicino, che lo Xenar mette impietosamente in evidenza le rughe mentre il Tessar dà l'impressione di maggiore morbidezza. Forse uno Xenotar rende colori più dolci e agevola chi ricerca particolari atmosfere. O forse si tratta solamente di impressioni e fotografare con le Rollei biottica consente ancor oggi i migliori risultati e il limite è dato se mai dalle capacità dell'operatore.

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