Galleria di ... Junior!!!

 


 

Così nonno Altair si rivolge al nipotino di quattro anni e mezzo che porta il suo nome e gli rallegra la sera dell’esistenza.

È comprensibile che il bimbo, assieme alla sorella maggiore, sia uno dei soggetti preferiti, anche se le foto dei piccoli non compariranno mai  in rete per ragioni fin troppo ovvie.

Ma il frugolo non ci ha messo molto a pensare che se il ruolo di lepre era abbastanza divertente, quello di cacciatore doveva esserlo altrettanto se non di più ed ha chiesto di utilizzare un apparecchio fotografico. E dopo qualche scatto a vuoto con una Comet priva di pellicola ha concentrato la sua attenzione sulla compatta digitale con la quale il nonno lo riprende  la mattina, durante l’attesa del pulmino che porta i bambini all’asilo.

I risultati vanno visti con la necessaria comprensione ma qualche immagine merita di essere esaminata e suggerisce alcune considerazioni sul modo di iniziare i nuovi adepti alla passione per la fotografia.

Sono ovvi e scontati i rilievi circa la capacità dei moderni apparecchi di fare molto da soli e circa la loro attitudine a realizzare gran numero di immagini a costo vicino a zero.

E torna altresì alla mente quel paradosso suggerito da un filosofo per cui una scimmia che batta per l'eternità sui tasti di una macchina da scrivere finirà prima o dopo per buttare giù la Divina Commedia.

Ma la casualità è sicuramente un fattore non trascurabile nella bellezza di un’immagine fotografica ed anche un fotografo esperto non sempre è in grado di previsualizzare quel tocco che rende interessante un’immagine altrimenti banale. Nonno Altair sarebbe stato in grado di suggerire l’impiego di un tempo di posa piuttosto lungo per dare un effetto di movimento alla vettura dei Vigili Urbani in transito, mentre in questo caso l’automatismo programmato della Rollei Prego ha semplicemente regolato l’otturatore per le non felici condizioni di luce.

Il bimbo ha scoperto che anche oggetti consueti, come una macchina in transito o in manovra e persino un pavimento sul quale cadono le ombre di un ponteggio  possono essere visti con nuovi occhi ed una foto scattata all’ultimo momento, magari con l’apparecchio non bene impugnato può darci una vista inattesa.

Ancora ha imparato che la digitale scatta con ritardo rispetto alla pressione del dito e quindi si deve anticipare un soggetto in movimento per evitare di riprenderne la coda o la strada vuota, ha imparato che il flash può essere utilizzato per schiarire le ombre ma è inefficace in un controluce troppo spinto, ha imparato che le persone non si devono fotografare troppo da vicino o troppo da lontano mentre soggetti poco significativi possono offrire un’immagine interessante sol che li si riprenda quando non se lo aspettano.

Nonno Altair spera che il bimbo conservi questo interesse per la fotografia e anzi prenda gusto a impiegare apparecchi che consentono (o impongono) l'intervento personale dell’operatore su tutti i parametri di ripresa; si augura di poter di sostituire la Prego con una Rolleicord e di lasciare ai nipoti non già oggetti da rivendere a qualche appassionato ma congegni che vivono sotto le mani di chi ad essi si affeziona.

Intanto mette in linea qualche immagine realizzata dal piccolo con la Rollei Prego.

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Geometrie

Figure controluce

Il meccano
 
Il nonno e il cane

Partenza bruciante

Pronto intervento

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